“Si combatté sotto terra in fosse lunghe, orride, scavate da coloro che poi vi dovevano rimanere sotterrati. Trincee: luridi cunicoli, budella che erano sporche di sterco e di fango e che puzzavano di fradicio o di cloruro di calcio buttato dai soldati delle infermerie sopra i cumuli di cadaveri. Arrivava una granata da 305; e la trincea si spappolava; la terra si ricuciva; i vivi vi rimanevano sotterrati: ma, intanto che si aspettava di morire, si rosicchiava la galletta raccolta nelle tasche dei feriti; si beveva acqua putrida che scolava dalle alture ruscellando attraverso i morti in decomposizione.”
Luigi Bartolini, Il ritorno sul Carso, Mondadori (Milano, 1930)
Trincea 1917 è il primo hack ufficiale di Kaiser 1451