Blog | Annienta lo status quo
Blog | Annientare lo status quo
NOI VOGLIAMO DISTRUGGERE I MUSEI, LE BIBLIOTECHE, LE ACCADEMIE D’OGNI SPECIE…
IL CORAGGIO, L’AUDACIA, LA RIBELLIONE, SARANNO ELEMENTI ESSENZIALI DELLA NOSTRA POESIA…
VOLETE DUNQUE SPRECARE TUTTE LE VOSTRE FORZE MIGLIORI, IN QUESTA ETERNA ED INUTILE AMMIRAZIONE DEL PASSATO, DA CUI USCITE FATALMENTE ESAUSTI, DIMINUITI E CALPESTI?
Giusto per darvi qualche idea – a meno che non mi venga censurato – l’indice conterrà i seguenti argomenti:
- Non ci servono nuovi giochi
- Togli le armi dalle illustrazioni!
- Meno consigli, più procedure
- Il personaggio non esiste
- Il mancato viaggio dell’eroe
- L’arco di non trasformazione
… e tanto altro!
Uno sguardo disattento potrebbe liquidare questi argomenti come provocazioni per far parlare, o stronzate del genere.
Ritengo invece che i giochi non siano solo giochi e che gli autori abbiano delle precise responsabilità.
Sono abbastanza disponibile a venire incontro a chi usa quel vocabolario che contempla parole anacronistiche quali divertimento o immersività, ma non accetto più che il ruolo di scrittori, sceneggiatori, disegnatori (e di crea contenuti in genere) viva una totale de-responsabilizzazione dal mondo reale.
Quando disegni un personaggio con un’arma in mano stai compiendo un atto politico.
Quando ti esprimi al maschile o al femminile o con lo schwa stai compiendo un atto politico.
Quando consigli al dungeon master di mentire stai compiendo un atto politico.
Che tu te ne renda conto o no.
E che tu lo voglia o no.
Rimangono atti politici lo stesso.
EDIPO RE (NUDO)
A mio avviso prima ti smarchi dai danni culturali generati dallo status quo e prima riuscirai a vivere una vita ludica decente ed equilibrata. Tutto qua.
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