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Helios Games: anno nuovo, logo nuovo!

Giallo fuori, nero dentro: esattamente come sono io. 🐝
Il recente rebranding di Helios Games, caratterizzato dall’introduzione dalla nuova palette di colori giallo e nero e dal cambio del logo con il font Eclipse, riflette una strategia finalizzata a rinnovare un’identità che ha ormai 8 anni di storia.
La transizione da un’estetica minimalista dominata dal bianco a un design più audace e distintivo, si accompagna al nuovo payoff “Ultimo baluardo umanista“, un’affermazione che sottolinea l’unicità dell’esperienza umana nei giochi di ruolo da tavolo, area ancora non penetrabile dall’intelligenza artificiale.
Il cambio di immagine, con l’adozione di colori istituzionali giallo e nero e un logo che richiama pennellate grezze (fatte a-mano da un u-mano, come fossero ideogrammi), richiama spudoratamente il gioco Mörk Borg, più come dileggio che come omaggio. Ma in fondo che differenza fa?
🤖 Il nuovo payoff “Ultimo baluardo umanista” rappresenta una dichiarazione potente dell’impegno di Helios Games a promuovere la valorizzazione dell’individuo e della sua capacità di ragionamento e, in seconda istanza, la celebrazione delle arti e della cultura. Helios Games si propone come difensore di questi valori nel contesto ludico, sottolineando l’importanza dell’esperienza umana, dell’apprendimento, della creatività e dell’interazione sociale, aspetti irripetibili e non replicabili dall’intelligenza artificiale. Almeno non nei suoi aspetti più intimi ed emotivi.
🚧 Il rinnovamento dell’identità visiva e la scelta di un payoff così carico di significato indicano una direzione chiara per il futuro di Helios Games: essere all’avanguardia nel design di giochi di ruolo.
Il solito suicidio commerciale insomma.

Marketing: come iniziare

I Mecenati King e Illuminati della pagina Patreon hanno accesso a un Videocorso di Comunicazione e Marketing, inizialmente costituito da una ventina di video, che poi si è espanso con nuovi webinar, lezioni monografiche e risposte a specifiche domande che mi sono state poste direttamente o nella chat Telegram super esclusiva dedicata ad alcune delle mie cerchie di fedeli.

Apriamo una parentesi: io non sono in nessun Canale Telegram né Whatsapp al di fuori di quelli che portano il mio nome perché non tollero le perdite di tempo. Non ci sono neanche con uno pseudonimo da sfigato per spiare quello che dicono di me, come fanno in tanti. Purtroppo il pianeta Terra (quindi non solo l’ambiente dei giochi, ma anche quello del metal, quello dei fumetti, quello del Padel, ecc. ecc.) è popolato quasi esclusivamente da babbuini con un forte ritardo culturale, vittime di una quantità mostruosa di bias, così tanti che l’effetto Dunning Kruger è forse uno dei più sopportabili.

Da un punto di vista genetico siamo tutti uguali. E lo siamo anche di fronte a Dio (a parte chi si è autoeletto “popolo eletto da Dio” ma questo è un tema abbastanza esplosivo ultimamente, quindi è meglio evitarlo).

Purtroppo però il contesto culturale di diseducazione e disinformazione nel quale cresciamo, permette solo a pochissimi di noi di avere la coscienza del Nulla.

Gli altri credono di esistere, e che la loro esistenza abbia senso.
Ho tanta compassione PER queste anime innocenti, ma non ho tempo da perdere CON loro.

Per chi invece vuole ascoltarmi e ha giusto quei 3d6 di neuroni da investire nella crescita personale, io confeziono contenuti formativi e informativi che spero possano aiutarli.

Tra questi contenuti, c’è una nuova serie di video estemporanei che ho appena iniziato a girare per Officina Immagine, l’agenzia di consulenza d’immagine di cui sono incidentalmente presidente. Provate a dargli una possibilità, e iscrivetevi al canale YouTube, così lo facciamo crescere. Grazie.

https://www.youtube.com/@OfficinaImmagine1978

Buona lezione e buono studio!

Webinar: comunicare e vendere il proprio gioco di ruolo

Era partita come una video-consulenza di mezzora per aiutare Jacopo ‘Faust’ Buttiglieri con il suo gioco “Langobardia Horribilis”.
In realtà il suo gioco è stato solo lo spunto di partenza per registrare la più lunga e complessa lezione di Comunicazione e Persuasione che io abbia fatto quest’anno.
Ci sono ovviamente alcuni miei neurodeliri (che spero troverete simpatici) ma c’è anche tanto tanto tanto materiale compresso: se lo sviluppassi potrei scriverci almeno tre libri.
Il webinar di cui ti ho appena parlato è disponibile gratuitamente per i Mecenati di livello Illuminato su Patreon ma se lo vuoi avere come lezione indipendente, la puoi acquistare A QUESTO LINK.
Blog | Aprite quella porta!
Da un recente sondaggio è emerso un risultato buffo e inaspettato.

Alcune persone non si iscrivono a www.patreon.com/heliospuofficial perché pensano sia dedicato esclusivamente ad autori e aspiranti autori.

🔥Colpa mia!

Ho spinto troppo sul concetto di QUARTIER GENERALE DEI GAME-DESIGNER ITALIANI.

Quello che intendevo dire è che www.patreon.com/heliospuofficial è il luogo in cui trovi (quasi) tutti i migliori autori italiani di giochi di ruolo, NON che sia il circolino esclusivo che ho costruito per tenerli in gabbia.

 La porta di www.patreon.com/heliospuofficial è aperta DAVVERO a tuttə e non solo ad autori e autrici.

Con questo non è che ti devi iscrivere, te fai quello che vuoi ovviamente. 

I miei interlocutori in questo momento sono le persone convinte che sia una specie di ZOO (la chat telegram dei King ogni tanto lo diventa, ma solo per brevi periodi).

❓ Vorresti essere più consapevole del perché certi giochi sembrano non funzionare?

❓ Vorresti scoprire perché il Bravomaster™ è un falso mito, il Metagame non esiste e l’Ambientazione è una regola come le altre?

❓ Vorresti avere anticipazioni e retroscena nel mondo del gioco di ruolo?

❓ Vorresti parlare con autori talentuosi (non con me quindi, beninteso) e fare loro domande dirette?

Se ad almeno una delle domande hai risposto “sì”, allora sappi che a partire da 3 euro al mese (1 centesimo al giorno) puoi entrare in una Élite.

Ti sembra esagerata la parola “Élite”? 🫢

Adesso ti spiego perché non lo è.

Nel 2019 la Wizard of the Coast ha stimato in 40 milioni i giocatori di Dungeons & Dragons attivi.

Possiamo tranquillamente considerarli la totalità dei giocatori di ruolo al mondo (inutile che mettiamo in conto anche i 23 giocatori di Fiasco e i 7 giocatori Microscope…)

Magari la Wizard of the Coast aveva pompato un po’ i numeri, ma nei due anni di pandemia i giocatori di GDR sono aumentati, quindi la cifra potrebbe essere abbastanza vicina alla realtà.

Oggi i miei Mecenati sono 33, ovvero sono lo 0,00008% dei giocatori di ruolo del mondo.

Non saprei come altro definire questa proporzione se non una vera e propria… Élite! 😎

Diventare mio Mecenate è il tuo lasciapassare per accedere allo 0,00008% di giocatori consapevoli che buttano il cuore al di là dello schermo e che prendono i dadi per le corna, lanciandoli dove diavolo pare a loro!

Entra nell’Èlite più inclusiva che potrai mai incontrare. Iscriviti ORA www.patreon.com/heliospuofficial 

P.S. 

Se hai ancora qualche dubbio, nelle prossime settimane potrai trovare i 33 illuminati a: ToPlay (TO), GnoccoCon (RE), Modena Nerd (MO) e Firenze Gioca (FI). 

Chiedi a loro se ne vale la pena di entrare, anche solo a dare una sbirciata 😉

Ti aspetto oltre la soglia di www.patreon.com/heliospuofficial

 

Blog | Illuminati e Poverelli
Lo sapete: non riesco a rimanere fermo. Soprattutto con la testa.
Insomma il cervello è composto da circa 100 miliardi di cellule, non è che le posso tenere lì ferme a non fare un cazzo. 
Quel chilo e mezzo di gelatina ogni tanto ha qualche scossetta elettrica in più e genera idee.

Una di queste è creare un livello di membership iper-esclusivo per soli quattro Mecenati alto-spendenti, con i quali condividere conoscenze, letture e abbonamenti a piattaforme di e-learning, e-book, audiolibri e tanta altra roba.

 

👉 Roba grossa per chi vuole salire di livello, imparare nuovi mestieri, laurearsi o diventare uno specialista in un particolare argomento!

A questa ristrettissima cerchia, chiamata Club degli Illuminati (avrei potuto chiamarli “Fantastici Quattro” se solo Stan Lee non mi avesse rubato il nome nel 1961!) vorrei riservare un trattamento paritario.

 

Hai letto bene: non ho scritto prioritario, ma paritario. Perché oggi la democrazia è diventato un bene esclusivo.

Per loro – e solo per loro – mi farei carne e insegnerei le tecniche per fare miracoli. Gli eletti non dovranno accontentarsi della mia solita pseudo-transustanziazione sotto forma di postie (non è un typo, è una crasi) ma potranno invece avermi in carne e pixel a ritmo settimanale.

 

❓ Ma perché sto parlando al condizionale?
Perché ho impiegato MESI per progettare questo Tier per poi capire che sbagliavo completamente approccio: non sono IO a dover dire quali sono i benefit ma sei tu, anzi, siete VOI (voi fantastici quattro intendo) a dovermelo dire!
Io poi affinerò, sistemerò e, infine, quantificherò economicamente la baracca. 
Due Mecenati KING si sono già fatti sentire. Ma voglio ascoltare l’opinione e le proposte di quante più persone possibile. Non essere timido: scrivimi qui sotto a post o direttamente a info@heliosgames.it e candidati per far parte di una élite creata sulle tue specifiche esigenze!
Dopo aver presentato il Tier super-iper-esclusivo e high-ticket è arrivato il momento di presentare il livello di abbonamento che non vedrai mai: il MECENATE POVERELLO DI ASSI.
Per quanto io oscilli ormai da anni tra l’agnosticismo e l’ateismo, il nome è di chiara ispirazione francescana. 
Giovanni di Pietro di Bernardone – ovvero San Francesco – era conosciuto anche con l’appellativo di “Poverello di Assisi”, in quanto aveva rinunciato ai beni materiali che la vita agiata della sua famiglia poteva offrirgli, per vivere una vita da barbone hippy protocomunista.
(La mia passione per San Francesco è da tempo verificabile anche attraverso il gioco, ancora in fase di progettazione chiamato APOFTEGMA)

Ecco, questo Tier avrebbe voluto ispirarsi alla vita monacale & minimale, per rendere fruibile questa pagina alle masse con un costo di abbonamento di 0,10 centesimi di euro al mese (ovviamente con benefit molto limitati).

 

❓ Ma perché sto parlando al condizionale?
Perché attualmente Patreon impedisce di creare Tier con un costo minore a 3 euro! Quindi meno del livello Mecenate Jack non è possibile averlo.
Seguendo la metafora visiva del giuoco delle carte usato in questa pagina avevo trasformato Assisi in Assi ma… non è bastato a trasformare gli euro in centesimi di euro.
Bene, per oggi direi che è tutto. Ci vediamo come sempre in questa pagina, sul canale YouTube e nel gruppo Telegram Helios Games Community.
BUON GIOCOOOOO!
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Blog | Annientare lo status quo

NOI VOGLIAMO DISTRUGGERE I MUSEI, LE BIBLIOTECHE, LE ACCADEMIE D’OGNI SPECIE…

Sto scrivendo un libro sul game-design.
Anzi, sto scrivendo un’intera collana di libri sul game-design.
Un lavoro ciclopico, titanico, gargantuesco.
Soprattutto perché non voglio avere un approccio accademico, che non serve a NESSUNO, nemmeno a chi fa game-design.
L’approccio accademico serve solo a chi vuole crearsi uno STATUS all’interno di una community.
Come quando un qualsiasi guru-da-quattro-soldi crea una nuova tassonomia e una micro-setta di ebeti la adotta pensando che sia la Verità.
Di solito questi danni culturali sono generati da frustrazioni personali.
Bullismo infantile, microdotazione penica o, comunque, una delle robe che potete andare a cercare nella piramide dei bisogni di Abraham Maslow che tanto piace a scrittori e sceneggiatori, nonostante la maggior parte di loro non la capisca minimamente (ma questo è materiale per un altro articolo).

IL CORAGGIO, L’AUDACIA, LA RIBELLIONE, SARANNO ELEMENTI ESSENZIALI DELLA NOSTRA POESIA…

Il titolo provvisorio del manuale (o della collana) è “Guida punk alla progettazione di giochi” .
Non so se sarà quello definitivo. Non dipenderà da me.
Già il game-design fuori dall’ambito dei videogame è qualcosa di sconosciuto e alieno, ci manca solo che io mi autoproduca!
No, voglio l’imprimatur di un importante editore.
Non sarà la forma, saranno i contenuti ad essere rivoluzionari.
Voglio annientare lo status quo.
Lo so è uno status quo piccolo e insignificante, ma voglio annientarlo lo stesso.
Perché è davvero facile riempire la testa delle persone con la merda.
Io invece la voglio togliere.

VOLETE DUNQUE SPRECARE TUTTE LE VOSTRE FORZE MIGLIORI, IN QUESTA ETERNA ED INUTILE AMMIRAZIONE DEL PASSATO, DA CUI USCITE FATALMENTE ESAUSTI, DIMINUITI E CALPESTI?

Giusto per darvi qualche idea – a meno che non mi venga censurato – l’indice conterrà i seguenti argomenti:

  • Non ci servono nuovi giochi
  • Togli le armi dalle illustrazioni!
  • Meno consigli, più procedure
  • Il personaggio non esiste
  • Il mancato viaggio dell’eroe
  • L’arco di non trasformazione

… e tanto altro!

Uno sguardo disattento potrebbe liquidare questi argomenti come provocazioni per far parlare, o stronzate del genere.
Ritengo invece che i giochi non siano solo giochi e che gli autori abbiano delle precise responsabilità.

Sono abbastanza disponibile a venire incontro a chi usa quel vocabolario che contempla parole anacronistiche quali divertimento o immersività, ma non accetto più che il ruolo di scrittori, sceneggiatori, disegnatori (e di crea contenuti in genere) viva una totale de-responsabilizzazione dal mondo reale.

Quando disegni un personaggio con un’arma in mano stai compiendo un atto politico.
Quando ti esprimi al maschile o al femminile o con lo schwa stai compiendo un atto politico.
Quando consigli al dungeon master di mentire stai compiendo un atto politico.

Che tu te ne renda conto o no.
E che tu lo voglia o no.
Rimangono atti politici lo stesso.

EDIPO RE (NUDO)

A mio avviso prima ti smarchi dai danni culturali generati dallo status quo e prima riuscirai a vivere una vita ludica decente ed equilibrata. Tutto qua.

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ANZIANITÀ

L’anzianità è un problema. Alcune culture hanno deciso di farlo diventare un valore, ma se siamo onesti e obiettivi non ci vuole tanto a capire che è SEMPRE un disvalore.
Non voglio mancare di rispetto a zii, nonni e bisnonni ma – ci piaccia o meno – la vecchiaia è l’anticamera della morte. E più andiamo avanti con l’età e più siamo un peso per la società.
Almeno dalla Rivoluzione Industriale in avanti.
Prima di quel periodo non lo so, e non mi interessa approfondirlo in questo articolo.
Tra le varie cose orribili dell’invecchiamento c’è il fatto che noti prepotentemente come tutto sia cristallizzato e di come le generazioni e le mode si ripetano in modo ottuso.
Non è tanto una questione di cosa-vuole-il-mercato e del nostro riuscire a rispondere esclusivamente riciclando idee e imbellettandole alla bell’e meglio con della cosmesi posticcia: il problema è che vogliamo continuare a credere che esiste la Creatività (che invece non esiste) e non sappiamo come sostenere questa grande bugia.
Ho contratto una malattia chiamata “Anzianità”, che mi ha dato la lucidità per capire queste brutte cose e ti invito caldamente a NON PROSEGUIRE CON LA LETTURA dell’articolo, perché nella tetra oscurità della tana del Bianconiglio (ovvero dal prossimo capoverso) le cose non possono far altro che peggiorare.

L’INCIDENTE SCATENANTE

Tutto è partito quando un mio fratello spirituale mi ha regalato i quattro librigame della serie Sortilegio (qui potete acquistare il primo numero della recente ristampa a cura di Salani https://amzn.to/3EG4g0E), gettandomi senza salvagente nell’oceano in tempesta della nostalgia e dei ricordi.
S-CIAFF! E ORA NUOTA HELIOS, NUOTA!!!
Il territorio di Kakhabad, la fortezza di Mampang, le colline Shamutanti, la porta di Cantopani, Analand…
Quanti luoghi oscuri e pericolosi. Quante morti inaspettate durante la lettura. Quante creature orribili ed oscure…
Mentre pensavo a queste ed altre cose mi è venuto in mente che già dagli anni ’80 del secolo scorso era forte, anzi fortissima, la presenza del DARK FANTASY e che non è quindi una moda passeggera da bimbiminkia rilanciata da qualche videogame o da quell’opera d’arte grafica travestita da gioco di ruolo chiamata “Mörk Borg”.
Guardando le copertine di Sortilegio (Sorcery! in originale) mi sono tornati in mente Realm of Chaos: Slaves to Darkness e Realm of Chaos: the Lost and the Damned… Due meravigliosi volumi ambientati nel mondo di Warhammer, pieni di illustrazioni cupe, oscure, demoniache, perverse e disturbanti dedicate alle quattro divinità del Caos.
Nei decenni purtroppo il politically correct ha vinto anche sulla Games Workshop e sia le illustrazioni, sia le sculture delle miniature sono state progressivamente censurate e corrette: dove una volta c’era un minotauro macrocefalo armato di falce fallica e vestito con una tuta in latex e catene da cui fuoriuscivano sei mammelle femminili, ora c’è un’ipocrita figura asessuata con artigli vestita con mantellini innocui…

DUE LATI DELLA STESSA BRODAGLIA

Ma vabbè, per fortuna non tutto il mondo si corrompe alla correttezza politica quindi ogni tanto si riesce ancora a vedere qualcosa di lercio e marcio.
Ragionando su queste belle cose sono arrivato alla conclusione che non c’è differenza tra dark fantasy e fantasy: sono solo due sfumature per specialisti.
Un po’ come succede con tutti i sottogeneri del metal. Per un orecchio esterno il metal è tutto uguale (anzi, tutto brutto uguale) ma un vero metallaro è in grado di riconoscere (e di discutere inutilmente per anni) riguardo a cosa sia Heavy metal, Power metal, Death metal, Prog death metal, Swedish death metal, Thrash metal, Technical thrash metal, Death thrash metal, Black metal, Blackened death metal, Folk black metal, etc. etc.
Allo stesso modo solo un nerd con altissimi livelli di sociopatia e disagio conosce i sottogeneri del fantasy. Il resto del mondo no.
Quando ho formulato questo pensiero amorevole non mi sono soffermato tanto sulle afflizioni mentali di noi nerd (di cui credo non se ne parli mai abbastanza ma di cui nessuno vuole mai parlare, fingendo che vada tutto bene) quanto sul termine “SOTTOGENERE”.
Così mi sono chiesto: il fantasy è davvero un genere? 
E la risposta che mi sono dato è: PROBABILMENTE NO.
Il discorso su cosa sia un genere è talmente lungo e complesso e ha talmente tante implicazioni che ti invito ad approfondire l’argomento sul manuale base di BE-MOVIE (https://heliosgames.it/be-movie/).
Il succo comunque è che secondo me (ripeto: secondo me) qualsiasi opera fantasy (letteraria, cinematografica o ludica) non è altro che un’opera di genere AVVENTURA incastonata in una violentissima visione giudaico-cristiana di lotta tra Bene/Male nella quale i personaggi provengono dal folklore anziché dalla realtà.
Ecco perché apprezzo particolarmente le opere nate come metafora o rilettura della Storia reale.
Oddio… a dire il vero al momento conosco solo Dhakajaar che ha questo approccio (!) ma magari esistono tantissimi romanzi che lo fanno.
Peccato solo che io non legga romanzi.
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IL CONTESTO

Ogni giorno siamo bombardati da messaggi pubblicitari. Quante volte abbiamo sentito questa espressione? Te lo dico io: TROPPE.
Non perché non sia vera, ma perché imposta nella nostra testa due concetti orribili: uno conscio e uno inconscio.

Partiamo dalla fine: l’espressione “bombardati” per quanto renda bene l’idea, non descrive la realtà. È una metafora. Ed è una metafora bellica, che ci predispone inconsciamente alla lotta o al doverci difendere. Non lo dico io, lo dice George Lakoff, che ti invito ad approfondire con la lettura del suo “Non pensare all’elefante!” .
Ecco, ora associamo l’idea di guerra e bombardamenti al concetto di messaggio pubblicitario… Non ne esce proprio bene, poverino.

Ora facciamo un gioco: se dico (anzi, in questo caso scrivo) la parola “Pubblicità” in quanti pensano a 1) qualcosa di invadente e fastidioso? E in quanti, invece, pensano a 2) tecniche di storytelling evolute e ottimizzate?
Credo che solo chi fa mestieri collegati alla pubblicità, al marketing e alla comunicazione possano aver pensato alla seconda categoria. La maggioranza si è sicuramente schierata (continua la metafora militare) con la prima fazione.

Questo è il contesto culturale nel quale ci troviamo e dal quale parto a raccontarti in questo nuovo articolo del Blog: “La nuova immagine di Helios Games”.


IL CONTENUTO

Il collettivo Helios Games è nato nel 2016 quando gli intenti con il mio precedente gruppo di lavoro (il glorioso Linus Games, con il quale abbiamo scritto “Il Trono di Mortadella“) non erano più coordinati e abbiamo iniziato a lavorare con tempi e modalità diverse.
Come le categorie di Bartle (di cui parlerò nel mio primo manuale di game-design) stabiliscono già da mezzo secolo che i giocatori giocano per motivi personali completamente diversi, così anche i motivi per i quali un gruppo di sviluppatori di giochi sta insieme sono i più variegati. E non sempre si armonizzano.

Quando è nato Helios Games avevo chiara solo una cosa: che avrei lavorato come un pazzo furioso per conseguire i miei obiettivi: scrivere giochi da tavolo; scrivere giochi di ruolo; non pagare più per entrare alle fiere di settore e, soprattutto, far diventare la passione un lavoro.

Nessuno dei quattro punti, per ragioni diverse, era facile.
E nessuno dei quattro punti era interessante per investitori esterni.
Erano quattro istanze personali.
Urgenti, esplosive e impellenti… Ma personali!

Avrei dovuto CREARE VALORE per qualcun altro, in modo che venisse notato e finanziato.


IL COLORE DEL VALORE

Ero un casual gamer, progettavo giochi andando a tentativi e stavo ricostruendo un gruppo di lavoro usando come parametro la simpatia personale…
In questa condizione così stramba l’unico colore che mi è venuto in mente per rappresentare Helios Games è stato… l’arcobaleno!
Ho cercato in rete un’immagine royalty free che rappresentassero poligoni/facce/forme dei più disparati colori e ho iniziato a usarla sia come sfondo, sia per definire il logo di Helios Games che, in questo modo, non aveva un solo colore ma li rappresentava tutti assieme contemporaneamente.

Nel mio intento, comunicare tanti colori e tante sfaccettature significava rappresentare la poliedricità delle mie competenze e la quantità di lavori diversi che avrei potuto fare per l’editoria ludica: sviluppo di giochi, playtesting, editing e proofreading dei testi, grafica e impaginazione, art direction delle immagini, consulenza di immagine per il lancio di prodotti… Insomma di roba avevo imparato a farne e volevo comunicare che ero in grado di fare tutto.

Alla fine quanto vuoi dire tutto va a finire che non dici niente.
Ma almeno quel logo era allegro.

Oggi, nel nuovo restyling di aprile 2022 ho rinunciato alla moltitudine di colori, rappresentando il logo con il solo nero tipografico. Una scelta. Un focus.
Ti parlo chiaro: nero su bianco.


UN CARATTERE FORTE

Volevo che il logo di Helios Games fosse costituito da un carattere tipografico moderno e informale ma allo stesso tempo di grande impatto. In modo che quando si fosse trovato affiancato da altri loghi, si sarebbe distinto per leggibilità. La scelta è andata quindi sul font Pluto, progettato nel 2012 da Hannes von Döhren, un talentuoso font-designer tedesco.

Per le iniziali H e G mi sono permesso un piccolo gioco grafico nel quale univo le lettere – come a dire che l’essenza di Helios si trova nei suoi Giochi e viceversa – alla quale ho aggiunto 5 triangoli che usano come epicentro la G, per rappresentare il Sole (=Helios)  e il concetto della nuova luce che avevo in mente di portare nell’ambiente del gaming.
Il numero 5 inoltre è un omaggio al Discordianesimo. Chi sa di cosa sto parlando… sa di cosa sto parlando.


IL PAYOFF

Se frequentaste il mio corso di Comunicazione e Marketing dedicato ai Mecenati King di Patreon sapreste perfettamente cos’è un payoff e, addirittura, ne sapreste scrivere di efficaci. Invece mi tocca di spiegarvi tutto. Anzi, lascio che lo faccia il dizionario Treccani. Se volete la mia definizione (spiegata in cinque lezioni del corso) bisogna che la paghiate.

Payoff: frase conclusiva e ricorrente negli annunci pubblicitari di un certo marchio per sintetizzare capacità di attrazione e fascino dell’azienda, comuni a tutti i suoi prodotti.

Non c’entra molto con la mia definizione ma per oggi questa è più che sufficiente.

All’inizio non ero davvero nessuno (oddio, non che oggi…) e sentivo il bisogno di qualificarmi in qualche modo.
La prima idea per il payoff fu di metterlo in latino. Volevo usare come matrice il detto HOMO HOMINI LUPUS, trasformandolo in un payoff positivo.
Se l’uomo è il lupo dell’uomo, nella mia visione il gioco è maestro dell’uomo.
Solo per creare questa frase si è aperto un vaso di Pandora.
Studenti, docenti, storici, latinisti… nessuno riusciva a concordare su come esprimere questo concetto senza perdere l’assonanza con il detto sui lupi.
Alla fine siamo giunti a un LUDUS MAGISTER HOMINUM: una frase 1) di cui non erano tutti perfettamente convinti, 2) che suonava altezzosa e 3) che aveva perso l’assonanza di cui parlavo prima.

Bene, tutto da buttare.

Nel frattempo avevo “promosso” Helios Games a divisione di Officina Immagine la mia agenzia pubblicitaria.
E così come payoff è stato scelto GAME & GAMIFICATION DESIGN: semplice e internazionale.

Col tempo mi sono accorto che da un lato era un payoff qualificante ma dall’altro era fin troppo generico. Dice tutto e quindi, come sempre, dice niente.

Con il restyling del 2022 ho capito che dovevo fare una scelta di campo, chiara e precisa. Scegliere un focus. Raccontare in poche parole la mia missione. La mia visione.
Sono bastati 5 minuti.
O, meglio, 5 minuti dopo oltre 5 anni di sedimentazione…
E mi sono ricordato che Helios Games nasceva con la volontà di rispettare l’UMANITÀ in tutti i suoi aspetti.
Helios Games non fa giochi che anche un’intelligenza artificiale potrebbe giocare (nonostante il mondo sia pieno di umani a cui piace questa roba).
Helios Games fa giochi umani. Che rispettano la volontà umana e fisiologica di risparmiare:
• TEMPO
• FATICA
• DENARO

Da sempre scrivo giochi veloci da leggere, espressi in modo che siano facili da capire e da insegnare, così che si possano “portare al tavolo” senza troppa preparazione. E senza murare uno zaino di scatole e pedine. E a un prezzo onesto (a volte sottocosto… ma magari di questo argomento ne parliamo in un altro articolo).

Ed ecco perché il nuovo payoff è GIOCHI SEMPLICI DA LEGGERE E DA SPIEGARE.

Questo è il mondo che voglio. Non solo a parole ma attraverso i fatti, concreti e quotidiani (vai alla pagina dei Giochi).
Perché, al di là della guerra mediatica che avevo iniziato con il personaggio del Vate – sopravvalutando l’intelligenza delle persone – io credo fermamente nella frase di Gandhi:

Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.

 

Diventa anche tu parte del cambiamento: patreon.com/heliospuofficial

BOOOM!

Sono già passati due anni dall’apertura della mia pagina Patreon.

Volevate un bel carosello di immagini con le foto più significative e divertenti come fa Facebook? Ehm… non le ho!

L’immagine più significativa che potrei mettere è uno screenshot della mia Dashboard, come fanno i fuffaroli del digital marketing.

Sul mio Patreon (come nelle chat Telegram dedicate a Helios Games) non si fanno commenti inutili, chiacchiere inutili e lamentele inutili come negli altri social network: a me interessano solo contenuti di valore per persone di valore.

Sul mio Patreon si parla poco e si studia molto. Si cresce ogni giorno, un passo alla volta. Ci si evolve. Si guarda il resto del mondo in cima a un cumulo di rovine fumanti, con sprezzante superiorità (o qualcosa del genere).


ERA FEBBRAIO 2020

NON ho iniziato per gioco o per scherzo. Ho iniziato credendoci davvero. Ma senza alcun tipo di strategia comunicativa né di marketing legato ai lanci di prodotto.

Era tutta sperimentazione pura. O “growth hacking” come va di moda dire adesso. Ho usato me stesso come cavia di me stesso. E come sempre mi sono esposto e sovraesposto.

Poteva andare male. Ma qualcuno ha iniziato a seguirmi e a sostenermi. E io ho iniziato a credere sempre di più a ciò che stavo facendo. Il motore si è autoalimentato. Tipo Hulk quando prende delle pacche: più si fa male più si incazza, e più si incazza e più diventa forte, moltiplicando esponenzialmente la sua forza.

Sono 45 anni che gioco. Gli ultimi 33 li ho passati con i giochi di ruolo. Gli ultimi 6 studiando seriamente game-design. Gli ultimi 4 come autore, sviluppatore, playtester, editor e revisore. Il mio CURRICULUM LUDICO parla chiaro.
Gli ultimi 2, in particolare, come creatore di contenuti su Patreon.

Da novembre 2021 è cambiato tutto. Prima di questa data era tutta sperimentazione, ma negli ultimi mesi ho spinto davvero sull’acceleratore. Scrivendo giochi tutti i giorni, leggendo libri e registrando video tutti i giorni. Mi sento in dovere verso i miei Mecenati di restituire quello che mi stanno dando, moltiplicato x10, o x100 (tipo Hulk che più prende botte e più diventa forte… da qui il titolo “Due anni di Patreon: la lezione di Hulk™)

Se non hai ancora preso in considerazione l’idea di fare l’abbonamento annuale, ti prego di farlo ora: tu risparmi e io mi convinco sempre di più che valga la pena fare ciò che faccio.

Il bello che è una quest infinita. Non è che a un certo punto si raggiunge la perfezione e si chiude baracca. La perfezione è irraggiungibile per definizione. Ci sarà sempre della strada da percorrere davanti a noi. Quindi, visto che è lunga, almeno facciamola assieme: patreon.com/heliospuofficial

L’AMICO DELL’AMICO

Nonostante ci troviamo in un una nazione nella quale sono molto più importanti le relazioni rispetto alle competenze, nel Corso di Comunicazione e Marketing di Patreon continuo a insistere sulla formazione.
Ho proprio la zucca dura.

A marzo 2022 si è concluso il Corso di Comunicazione e Marketing – Modulo 1, che con Officina Immagine stiamo trascrivendo per farne un libro autonomo.
Aprile e il resto della primavera saranno dedicati al Corso di Comunicazione e MarketingModulolo 2, su GRAFICA e ART DIRECTION, che sono competenze richiestissime dagli Editori di giochi in questo momento, per chi mai volesse lavorare in questo ambito (anzi, la vera domanda è: chi mai NON vorrebbe lavorarci?!)


L’UOVO OGGI

Ho notato che anche IMPARARE A NON PROCRASTINARE è un tema molto sentito.
Penso lo tratterò subito dopo, spostando più avanti i Moduli n. 3 (Web e social media marketing) e n.4 (Public speaking e webcam speaking).
Tutto questo perché io ero convinto di sapermi organizzare ma, avendo iniziato a fare TRE MESTIERI CONTEMPORANEAMENTE, la mia presunta “organizzazione” è stata messa a dura prova.

Sto sperimentando sul mio corpo che l’organizzazione non basta: serve anche un sistema auto-motivazionale.
La buona notizia è che sto affinando un metodo.

Mi piacerebbe già condividerlo pubblicando dei video ma, prima, voglio finire di approfondire la letteratura sul tema.
Poiché, esattamente come per la scrittura di un gioco, non basta scrivere buone regole, bisogna testarne il funzionamento con tanto “gioco giocato”.

Già che ci sono ve la dico tutta: a me in realtà fa comodo che autori e aspiranti autori procrastinino, perché meno pubblicazioni ci sono in giro e più c’è spazio per me e per i miei giochi (a proposito: li trovi QUA).

Quindi se vi insegno queste cose è proprio per un’insana smania filantropica tipo Bruce Wayne. La domanda ora è: Joker, dove sei finito?

Articolo originariamente apparso su patreon.com/heliospuofficial